Pier Luigi De Fenza - De Fenza Immobiliare: intervista

Le interviste immobiliari

di Luca Boscardelli

L: Oggi vi porto la testimonianza di un mediatore abilitato che ha gestito nella sua carriera più di 4000 clienti, tutti su una zona specifica del Milanese: vi presento Pier Luigi De Fenza di “De Fenza immobiliare”. Ciao Pier Luigi! Davvero un numero invidiabile di clienti il tuo.

 

DF: Ciao Luca. Sì, un numero importante di clienti: oltre 2000 mediazioni portate a termine e quindi più di 4000 clienti soddisfatti nelle agenzie che ho gestito personalmente. Del resto sono sul mercato della mediazione dal novembre del 1985; sono uno dei precursori del marchio Tecnocasa, eravamo 100 uffici in tutta Italia allora.

 

L: Sei nel settore dall’inizio dell’epopea dei franchising.

 

DF: Infatti, dopo solo due anni di avviamento ho aperto la mia agenzia in franchising di proprietà, fin dal primo giorno sempre a Cinisello Balsamo. Conosco ormai come le mie tasche questo territorio, le famiglie che ci vivono e il mercato della zona.

 

L: Oggi hai un tuo brand: “De Fenza Immobiliare”.

 

DF: Si, ho scelto di uscire dal marchio in franchising alcuni anni fa. Quando l’ho fatto, ho voluto mettere il mio nome sul logo dell’agenzia, perché la gente della zona legava più la mia persona al concetto di agente immobiliare che il marchio del franchising. Del resto, con uno storico di migliaia di famiglie seguite con successo, tutte sullo stesso territorio, non poteva essere diversamente.

 

L: In base alla tua esperienza potresti quindi confermare la mia teoria secondo la quale, soprattutto in epoca di post crisi, la forza dei grandi brand immobiliari è decisamente passata in secondo piano nel garantire “lavoro” agli agenti?

 

DF: Assolutamente si, oggi come oggi il grande brand può essere importante se ti piace l’idea di farne parte; è più un esigenza soggettiva, ma non è indispensabile per lavorare bene e avere successo.

Anzi, uno dei problema dei grandi brand lo vediamo proprio nei momenti di crisi e/o di cambiamenti profondi del mercato, come quelli che stiamo vivendo. Queste grandi infrastrutture non riescono a cambiare velocemente focus, perché il loro business è spesso slegato da quello che succede veramente negli uffici degli affiliati.

Ad esempio, nel pieno della crisi immobiliare iniziata del 2008, abbiamo visto chiudere un sacco di uffici affiliati ai grandi brand su Milano, e in tutta Italia. Abbiamo visto sgretolarsi uno dei capisaldi distintivi di quel sistema: la presenza capillare sul territorio. Dalle “case madri” tuttavia provvedimenti a sostegno di chi rimaneva sotto il marchio non ce ne sono stati, almeno nella mia esperienza. Così anche chi  non chiudeva finiva per togliere il marchio e per lavorare in autonomia.

Oggi attraverso le associazioni, ma ancor di più attraverso strumenti di lavoro innovativi e di condivisione, si può fare gruppo, si può condividere, si possono ricevere formazione e contatti profilati, senza ricorrere per forza ad un franchising.

Inoltre, da quando ho il mio brand personale, posso finalmente seguire un cliente dall’inizio alla fine, da qualunque zona arrivi!

 

L: Ottimo, Pier Luigi! Ora parliamo di AgentiImmobiliariAbilitati.it ( #AiA ), tu sei un profilo Premium da poche settimane... cosa ne pensi?

 

DF: Certo, Luca. Io ho aderito perché l’ho trovata una iniziativa bellissima e perché, nella filosofia di AgentiImmobilairiAbilitati.it, c’è proprio quel “metterci la faccia” che è diventato il mio cavallo di battaglia: era quindi la piattaforma perfetta per me.

Io ho sempre messo in primo piano la trasparenza, l’essere riconosciuto e riconoscibile nella mia professione. Attendevo qualcuno che mi permettesse di farlo in modo innovativo e tecnologicamente avanzato... ora lo strumento finalmente è arrivato!

Quindi l’ho fatto volentieri. In più, io credo nella collaborazione tra professionisti e attraverso #AiA ho modo di fare una prima verifica veloce della figura con la quale sto per collaborare. Oggi come oggi posso operare su tutto il territorio nazionale, e devo accedere a strumenti di verifica efficienti, affidabili e veloci anche in questo senso.

Con #AiA non solo so che sto contattando un mediatore abilitato ma, se ci sono su quella zona dei profili Premium come me, potrò scegliere di contattarli direttamente, consapevole che questi professionisti hanno dimostrato di condividere con me valori importanti come la trasparenza e il voler sostenere “l’abilitazione”, primo carattere distintivo per il mediatore professionista.

 

L: Meravigliose osservazioni, Pier Luigi. Noi come #AiA desideriamo essere utili e sappiamo che, se sosteniamo nel giusto modo la figura del mediatore abilitato, sosteniamo di conseguenza gli interessi del consumatore.

Del resto sei Premium da solo una ventina di gironi e hai già ricevuto quaranta visite al profilo e, come sai, si tratta in prevalenza di persone che devono vendere casa. Come ho scritto alcuni mesi fa, in un mio post/articolo, le agenzie immobiliari sono ricercate nel web tanto quanto i grandi portali di inserzioni, ma spesso sono i venditori a ricercare una agenzia perché stanno valutando chi, sulla loro piazza, potrebbe aiutarli o dargli informazioni utili al riguardo. Se non sei in #AiA non sei però, il più delle volte, distinguibile dalle altre agenzie. E i portali di inserzioni tradizionali non hanno interesse nel rendere gli abilitati super visibili.

 

DF: Infatti... e per fortuna che ci siete. Mi fai venire in mente un pensiero che ho fatto spesso in tempi recenti: il mercato immobiliare riparte, o per lo meno si riprende a considerarlo un mercato “stabile”, e cosa succede? Iniziano a spuntare agenzie immobiliari come i funghi in tutta Italia, piene di giovanotti neo-diplomati o freschi di laurea… ma questi presunti giovani agenti quando sono andati a fare il corso, e soprattutto quando hanno affrontato e superato l’esame in Camera di commercio per prendersi il patentino? Da dove saltano fuori ? Ho molti dubbi al riguardo.

 

L: Cosa pensi di #PAi  (PortaleAgenzieImmobiliare.it), il portale delle inserzione immobiliari dedicato agli agenti immobiliari abilitati che, ricordiamolo, mette gratuitamente a disposizione di ogni agente immobiliare abbonato Premium di #AiA, uno spazio riservato per pubblicare 500 annunci ben indicizzati?

 

DF: Credo che sia uno strumento strepitoso e differenziante; sto attendendo in questi giorni le indicazioni da Eumedianet per accedere al portale e caricare i miei annunci. Ho visto che moltissimi colleghi stanno già pubblicando.

 

L. Grazie per il tuo entusiasmo, Pier Luigi. Ora una domanda riguardo al tuo lavoro quotidiano: che mercato immobiliare troviamo a Cinisello Balsamo?

 

DF: Qui a Cinisello troviamo un’edilizia degli anni ‘60.  Questo territorio è stato negli anni ‘60 e ‘70 la casa degli operai milanesi della zona Nord, quindi si trovano molti appartamenti in palazzi di 8/9 piani circa.

Un mercato che oggi sta attirando molte famiglie che desiderano acquistare a prezzi convenienti per poi rimodernare in modo personalizzato, ma anche persone in cerca di appartamenti per investimento.

 

L: Il mercato dei mutui come sta rispondendo alle richieste dei clienti?

 

DF: In media risponde bene: ci sono molti clienti che chiedono il 100% di mutuo senza delle garanzie importanti a sostegno - e sono i casi davvero difficili - ma qualcuno che paga tutto di tasca propria ancora lo abbiamo.

Richieste di mutuo “ragionevoli” provengono prevalentemente da famiglie che devono vendere per acquistare, e fanno il mutuo solo per una parte dell’importo.

Se devo fare una statistica direi che su 5 famiglie:  1 fa mutuo al 70%,  2 acquistano tutto di tasca propria,  e 2 chiedono il mutuo al 100%.

 

L: Ottimo, Pier Luigi, grazie per queste preziose informazioni e per la tua testimonianza. Buona giornata e buon lavoro.

 

DF: Grazie a te Luca, e grazie a Eumedianet per questi importanti strumenti di lavoro dedicati al professionista abilitato. Mando un saluto a tutti i lettori del blog!

 

Luca Boscardelli per Eumedianet Srls ha intervistato Pier Luigi De Fenza di DE FENZA IMMOBILIARE.

 

 

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