Stefano Colzani - Cusani10 Luxury Real Estate - Intervista

Le interviste Immobiliari

 

 

L: Oggi parliamo con Stefano Colzani, agente immobiliare abilitato operante su Milano città con la agenzia Cusani10 Luxury Real Estate. Sei nel settore dal 2004, giusto Stefano?

 

SC: Si, ho iniziato nell’ottobre del 2004. Come spesso capita ho cominciato per caso, con l’idea di racimolare un po’ di soldi dopo la scuola, da utilizzare per le vacanze dell’anno dopo. Visti i primi risultati, però, ho pensato di trasformare questa esperienza nel mio lavoro.

 

L: Hai vissuto gli ultimi “anni d’oro” del settore immobiliare.

 

SC: Verissimo! Considera che ho fatto la mia prima vendita dopo nemmeno due mesi di attività; allora operavo in zona San Gottardo e collaboravo con una società in franchising.

 

L: Da allora il tuo metodo di lavoro è cambiato molto?

 

SC: Si, in realtà, e molto. Io ho impostato il lavoro della mia azienda sull’attenzione al cliente piuttosto che sull’immobile. Siamo specializzati particolarmente sulla gestione immobiliare e i nostri clienti tipo sono piccoli e grandi proprietari, che ci hanno incaricato di gestire le loro proprietà, di metterle  a frutto. Per molti di loro lavoriamo da lungo tempo: vendono, acquistano e affittano immobili con una certa continuità e lo fanno sempre con noi. Ci occupiamo anche di consulenza a società immobiliari, su fondi e patrimoni. Una delle società che seguiamo possiede su Milano più di 2000 appartamenti. Comprenderai quindi come il nostro focus sia fortemente impostato sulla soddisfazione del cliente.

 

L: Com’è il mercato Milanese?

 

SC: Molto attivo, veloce. Quello delle locazioni in particolare è addirittura frenetico: un appartamento acquisito il mattino spesso nel pomeriggio è già stato fermato da una proposta.

Sulle compravendite abbiamo una grande offerta, ma anche le richieste stanno aumentando. Per capirci, si sarebbe potuto lavorare tutto agosto quest’anno, senza interruzioni.

 

L: Chiaro, direi un mercato davvero forte e selettivo. Cosa pensi del mondo delle Proptec, come ad esempio i portali di mediazione e di locazione breve ecc. :

 

SC: Quello della locazione breve è un mondo interessante, anche se reperire immobili adatti ad essere inseriti in questo mercato non è semplice. Quando riesci ad operare bene però è un settore davvero redditizio.

Non vedo un futuro invece per le Proptech della compravendita. Io personalmente non ho mai incontrato un proprietario o un potenziale acquirente che mi abbia riferito di valutare queste soluzioni, o di essere propenso a farlo.

 

L: Ok, Stefano. Tu sei da alcuni mesi un profilo Premium di www.AgentiImmobiliariAbilitati.it, l’elenco dei mediatori abilitati secondo le Camere di commercio italiane. Cosa pensi del progetto?

 

SC: Trovo che sia un’iniziativa importante e sono felicissimo che l’abbiate realizzata.

A suo tempo ho considerato una follia l’abolizione del ruolo di agente in mediazione immobiliare, un provvedimento davvero incomprensibile. Detto ciò, si doveva comunque trovare una soluzione, un’opportunità per informare il consumatore su chi è abilitato alla professione e chi invece non lo è.  Senza una premessa come questa non sarebbe possibile costruire un percorso di riconoscimento delle proprie competenze e del proprio valore da parte del consumatore, soprattutto in un’era come questa, dove la prima domanda la fai allo smartphone.

Spero che il vostro progetto venga compreso e valorizzato dagli agenti immobiliari per primi.

 

L: Mi trovi d’accordo, Stefano. Nessuno ha mai fatto informazione costante al riguardo per il consumatore. Noi lo stiamo facendo, proprio partendo da questo portale. Stiamo anche raccogliendo le opinioni dei consumatori che ci contattano per chiedere informazioni e stiamo studiando le loro impressioni per capire come rendere migliore lo strumento e come creare contenuti utili.

 

SC: Giustissimo! Del resto si doveva contrastare la campagna comunicativa dei grandi portali che parlano solo di sé e degli immobili di cui raccolgono inserzioni, non dei professionisti.

Dato che www.AgentiImmobiliariAbilitati.it lega il nome dell’agente o della società di mediazione al REA e al Codice Ateco di riferimento e indicizza tutto sui motori di ricerca, garantendo la provenienza del dato, rende i profili facilmente rintracciabili e soprattutto riconoscibili come appartenenti a mediatori abilitati per legge. È un punto di partenza d’obbligo per valutare il vero professionista.

Secondo i soliti scontenti, le agenzie a cui non va mai bene nulla, si dovrebbero fare visure ogni giorno e pubblicare tutto gratis per la causa. Voi avete già fatto un’opera utile e lodevole, rendendo disponibile gratuitamente l’elenco nella sua versione Base, con quasi 44000 profili. È giusto che il professionista, se desidera beneficiare di tutte le altre potenzialità dello strumento, paghi quanto richiesto per i servizi Premium, che io ad esempio ho sottoscritto. Con questa opzione, chi mi cerca mi trova come Agente immobiliare abilitato, e dal mio profilo va direttamente sul mio sito, dove i contenuti sono solo i miei.

 

L: Noi lavoriamo perché l’essere abilitati costituisca una marcia in più. Ci concentriamo sul punto differenziante perché il professionista arrivi, prima di altri, ad essere contattato dai potenziali clienti. Quanti altri portali fanno altrettanto?

 

SC: Nessuno, secondo me. Sui grandi portali tradizionali ci sono un mare di “privati”, cioè in realtà spesso agenti immobiliari, o abusivi,  che si fingono privati per attirare più richieste o, peggio, per non pagare le inserzioni. E come definire i moltissimi non abilitati che si promuovono sotto la voce “agenzie” su questi portali?  Trovo che sia una pratica scorretta da parte degli stessi siti di inserzioni. I miei dati li hanno voluti con la registrazione e la definizione del contratto, quindi se vogliono sapere chi sono non avrebbero problemi ad informarsi. Altrimenti è il caos...

 

L: Le interviste che sto realizzando per #AiA - questa, tutte le altre già pubblicate e quelle che verranno - mirano a creare informazione. Parliamo dei vostri ambiti professionali, del mercato dove operate, delle vostre esperienze rispetto alle molte evoluzioni della professione. Approfitto di queste righe per invitarti, Stefano,  a scrivere tu stesso un articolo per informare i consumatori su qualche aspetto del ruolo che vorrai approfondire, ritenendolo utile, e ad inviarcelo. Saremo felici di poterne parlarne insieme e di pubblicarlo sul nostro Blog a tua firma. L’invito si estende ovviamente a tutti gli agenti abilitati che ci stanno leggendo...

 

SC: Grazie per la proposta. Valuterò volentieri l’opportunità. Questo tipo di attività potrebbe essere ben sfruttata dai rappresentati delle associazioni di categoria che, su uno spazio come il vostro, potrebbero accantonare le differenze e costituire un fronte comune, per farsi meglio conoscere fuori dagli stereotipi. Io personalmente non sono associato a nessuna; ho provato per un periodo, ma non faceva per me. Però penso che potreste trovare tra le associazioni spunti interessanti e collaboratori appassionati.

 

L: Noi siamo sempre ben disposti e disponibili in questo senso. Ottimo, Stefano! Grazie per il tuo contributo e per le tante informazioni che ci hai fornito. Attendiamo quanto prima il tuo primo articolo!

 

SC: Farò il possibile. Grazie intanto per il tuo impegno e per questa intervista. Un saluto ai lettori del Blog e a tutto lo staff di #AiA.

 

 

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